BIOGRAFIA

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ADA SCALCHI (detta Silvana)

Appena quindicenne inizia a lavorare in una fabbrica tessile di Pomezia, dove si distingue subito per la passione con cui porta avanti ogni lotta per affermare la parità di diritti tra lavoratori e lavoratrici.
A metà degli anni ’60 si batte per la costituzione del sindacato a Pomezia diventando dirigente della CGIL. Lo è fino al ’76 anno in cui viene eletta al Consiglio Provinciale di Roma, dove ricopre la carica di Assessore al Turismo, Sport e Decentramento Culturale. Contemporaneamente è Consigliere e Capogruppo, per il PCI, nel Comune di Ardea. Nell’85 viene eletta Consigliere alla Regione Lazio, che lascia nel giugno ’88 per divenire il primo Sindaco donna di Albano Laziale. Ricopre la carica fino al 1990.
Da Sindaco affronta e risolve i problemi più scottanti della Cittadina dando grande rilevanza al rapporto Cultura – Politica.
Fa acquistare al Comune il Teatro Alba Radians, altrimenti destinato a supermercato; ristruttura e amplia il Museo Civico e apre biblioteche a Cecchina ed Albano con spazi polivalenti. Realizza il Centro anziani a Pavona, e assegna affida spazi per attività ricreative e sociali. Nello stesso tempo, lo sviluppo economico e occupazionale viene potenziato con la valorizzazione delle risorse storico-archeologiche del paese.
Attualmente Ada Scalchi è consigliere comunale per i DS di Albano.

“Mi batto da sempre per rendere Albano un luogo migliore, soprattutto per chi vi abita.
Il bagaglio di esperienze che porto con me è lungo quarant’anni, sempre stato finalizzato a fare in modo che valori fondamentali come dignità, giustizia, solidarietà e diritti, non rimanessero solo belle parole. Specie i diritti; da quello allo studio a quello dei lavoratori; dalla tutela degli anziani a quella dei portatori di handicap; dal diritto ad un’adeguata assistenza sanitaria a quello della possibilità, per i giovani, di programmare la propria vita.
Il governo attuale ci sta privando di queste conquiste, ma siamo ancora in tempo per cambiare: facciamoci sentire!
Sono pronta a lottare con le unghie, con i denti e con il cuore.
Come mamma di un ragazzo diciottenne, sono ancora più agguerrita che nel passato.
Sono una madre preoccupata perché non vedo futuro per mio figlio, addolorata perché in Iraq altri figli muoiono in una guerra scatenata per puri interessi economici. Madre ma anche donna di cinquantasei anni, spaventata dall’approssimarsi di una vecchiaia che non prevede diritti. Una persona qualsiasi, in poche parole, come tutti voi, che, se si ammala, sa di non poter contare sulle strutture pubbliche. Ma insieme è possibile cambiare l’attuale situazione, addirittura doveroso. Servizi, scuola, ambiente, beni culturali, commercio… patrimoni comuni che vanno potenziati, anche con un’adeguata politica orientata al turismo, grande risorsa economica.
Frascati ha il Muscolo, Castel Gandolfo ha il Papa, Ariccia Palazzo Chigi e la porchetta, Genzano l’infiorata. Albano ha molto di più ma è considerato una zona di transito. E’ arrivata perciò l’ora di promuovere tutto ciò che abbiamo a livello di natura ed archeologia, ma soprattutto i nostri ideali.
Trasformiamo Albano in un luogo bello da vivere ed amare, interessate da visitare, esempio a chi crede davvero nella pace!”

Albano “crocevia di pace”
Albano dei “giovani”
Albano della “solidarietà”
Albano dello “sviluppo”

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